Ormai siamo in piena estate, il caldo è asfissiante e non si può restare dentro casa. Meta notturna i chioschi del Poetto, anche per noi temerari sangavinesi. Inoltre da quest’anno c’è un rinnovato punto di ritrovo per tutti gli amanti del Rock e del Metal: il Calypso. Il chiosco è carino, la musica è di ottimo livello tutte le sere della settimana, e il servizio offerto dai gestori è ottimo. Ci troviamo bene in questo luogo, è chiaro. La notte del 4 Agosto, poi, siamo ancora più invogliati a dirigerci verso il lungomare sopracitato, suona una band di nostri compaesani: i Terrorway (la presentazione la rimando all’intervista in arrivo tra poco tempo su questo sito). Il vento è forte e alto, ma questo non fa demordere i nostri che vediamo salire sul palco intorno alle 23:15. Non vi è una grande presenza di pubblico, ma tutti i presenti aspettano loro, e questo aiuta a far salire la tensione nell’aria.
Si accendono le luci e parte il ritmo martellante di “her last breath”, canzone diretta e tagliente come poche. Il primo impatto è devastante, il groove della band è quasi tangibile i vocals sono brevi e concisi, ma l’estensione arriva nei momenti giusti. Il giusto plauso va dato all’assolo dal sapore orientale eseguito perfettamente. Il live continua con quella che a mio parere è la canzone meglio riuscita dei Terrorway, “survivalist istinct”. Un perfetto connubio di brutalità e melodia. Ottimi i vocals clean, e la base ritmica che si rincorre per tutta la canzone, trasportando il pubblico nel pieno delle proprie composizioni. Terza canzone del live set è una cover “mouth for war” dei Pantera acclamata dai fans ed eseguita con maestria. Si procede con “art of discernement
” e “standing in line” entrambe ben suonate ed accattivanti, aiutate da tempi dispari laceranti. Segue “substance of the way”, il cavallo di battaglia dei Terrorway, che scorre liscia e trasportante. L’impressione di tutti non può che essere favorevole per questi ragazzi, tanto che il pubblico chiede a gran voce il bis. Un plauso particolare va alla presenza scenica di Memo che riesce a coinvolgere tutti i presenti.I Terrorway hanno le potenzialità per andare molto lontano. Il loro è un metal moderno con echi di StrappingYoungLad e vecchi Meshuggah, ma anche il passato non gli scivola addosso, riportando alla luce influenze thrash e sopratutto dei grandi Pantera. Come miscela non è niente male. Una realtà da tenere d’occhio in futuro. Se dovessi dare un voto, sarebbe un 9 meritato pienamente.
Camilla Fois