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domenica, 22 Dicembre 2024

Città dello zafferano, istituito il coordinamento nazionale

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Un momento della riunioneCon la firma del protocollo di intesa per l’istituzione del coordinamento delle “Città dello zafferano” (San Gavino 14 novembre 2008 – firmato da Stefano Musanti Sindaco di San Gavino, Fulvio Tocco Provincia M.C. e Ignazio Garau) si era deciso di coinvolgere le realtà di produzione più importanti.
Con questa premessa in data 9 – 10 marzo u.s., con il coordinamento della Provincia del Medio Campidano si è tenuto la 1^ riunione dei comuni più significativi per la produzione dello zafferano a livello nazionale.
All’incontro plenario, tenutosi il giorno 9 nella sala Giunta della Provincia erano presenti: il Presidente della Provincia Fulvio Tocco, il Direttore de “le Città del Bio”, il Commissario straordinario Filippo Craparotta per il comune di San Gavino, Daniela Figus e Rita Cau Sindaci rispettivamente di Villanovafranca e Turri; mentre da oltre Tirreno sono arrivati, per il Comune di San Gimignano (SI) il Sindaco, Dr. Marco Lisi, l’Assessore alle attività produttive, Sabrina Benenati, i Consigliere Comunali nonchè produttori di zafferano, Sigg Renzo Fioroni e Stefano Giusti. Per il Comune di Cascia (PG) erano presenti il Sindaco Gino Emili e il Dirigente Fulvio Porena, infine, per il Comune di Navelli (AQ), era presente il Sindaco Paolo Federico. 
Numerosa la presenza dei produttori presenti all’incontro che hanno ascoltato con interesse, ma anche partecipato attivamente al dibattito.
Scopo dell’incontro, quindi, era la valorizzazione e promozione di questa antica ed artigianale produzione attraverso la costituzione del coordinamento nazionale delle “Le Città dello Zafferano
Oggi – ha affermato il Presidente Tocco – nasce questa Associazione che si pone l’obiettivo di coinvolgere i tanti comuni italiani che vantano una tradizione nella produzione e nella lavorazione dello zafferano, per sviluppare un progetto utile a salvaguardare e promuovere il patrimonio culturale ed enogastronomico legato allo zafferano, preservando la memoria della tradizione e promuovendo lo sviluppo di processi di filiera, per valorizzare i territori di produzione”. 
Oggi in Italia, zone coltivate a zafferano si trovano, oltre che in Sardegna, in Toscana, in Umbria ed in Abruzzo, anche in Calabria, nella Puglia, in Sicilia (un paese alle falde dell’Etna si chiama Zafferana), anche se tracce della sua produzione si possono trovare anche in altre zone. L’ottenimento della DOP nella zona di S. Gimignano, in Abruzzo ed in Sardegna testimonia che la coltura dello zafferano si è ben ambientata nel nostro paese, dove si sono selezionate specifiche varietà produttive. La Sardegna, vanta circa il 60% della produzione nazionale di questa spezia, gran parte del quale in Medio Campidano.
Nel corso dell’incontro non sono mancati neppure riferimenti culturali che affondano le radici nella mitologia greca: l’origine dello zafferano è fatta risalire alla vendetta di Ermes nei confronti del giovane Crocus, che si era innamorato della favorita del dio, la ninfa Smilace: Crocus fu trasformato in un bulbo.
Le intese raggiunte, nel corso dell’incontro sono:

  1. Viene istituito il coordinamento delle Città dello Zafferano nell’ambito dell’Associazione Città del Bio;
  2. Gli Enti Locali che hanno dichiarato interesse a partecipare al coordinamento al momento sono:
    • Provincia Medio Campidano 
    • Comune di San Gavino Monreale (VS) 
    • Comune di Turri (VS) 
    • Comune di Villanovafranca (VS) 
    • Comune di San Gimignano (SI) 
    • Comune di Cascia (PG) 
    • Comune di Navelli (AQ)

Gli enti partecipanti si sono impegnati ad effettuare una rilevazione dei dati di produzione di ogni territorio e diversificare lo stato dell’arte per quanto concerne studi, ricerche (anche sulla meccanizzazione delle operazioni di raccolta-lavorazione) effettuate da Enti, Università, ecc.
Le rispettive Amministrazioni valuteranno, inoltre, la possibilità e la fattibilità di assumere seguenti impegni:

  • favorire lo scambio di conoscenze – esperienze tra i diversi territori;
  • Città del Bio raccoglierà il materiale prodotto dai diversi territori e lo renderà disponibile su apposito spazio nel sito web;
  • Città del Bio pubblicherà on-line apposito ricettario (raccogliendo le ricette; fornite dai diversi enti;
  • sul sito www.webio.it verranno presentati i percorsi e i territori dello zafferano (informazioni georeferenziate sui comuni e sui territori dello zafferano;
  • individuare produttori e prodotti di ogni territorio utili a istituire il “mercato dello zafferano”;
  • ogni territorio indicherà due o più banchi che parteciperanno al “mercato dello zafferano”, che verrà organizzato in concomitanza con le sagre (o feste) di ogni territorio;
  • definire le modalità di partecipazione (disciplinare) per i produttori, i negozi, i ristoranti e gli operatori che vorranno partecipare al circuito;
  • individuare in ogni territorio i ristoranti che possano interpretare lo “zafferano”;
  • istituire il calendario delle feste e manifestazioni legate allo zafferano;
  • verificare modalità di coordinamento dei territori per una comunicazione “congiunta”;
  • nomina del Sindaco di Milano Letizia Moratti “Ambasciatore dello Zafferano”, consegna dell’Onoreficenza in occasione di Tuttofood – giugno 2009;
  • raccolta informazioni storiche per nominare il Sindaco di Norimberga Ulrich Maly “Ambasciatore dello Zafferano”. Norimberga, infatti, era storicamente la meta finale della “Via dello Zafferano”sul sito www.webio.it verranno presentati i percorsi e i territori dello zafferano (informazioni georeferenziate sui comuni e sui territori dello zafferano.

 

 

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