Oggi è giunta in redazione la lettera di un nostro concittadino residente in via Tirso, che denuncia la trascuratezza (da parte dell’Amministrazione o della ditta che ha in appalto il servizio, questo è da stabilire) rispetto alla segnalazioni di guasto più volte presentate in Comune ma mai prese in carico dagli addetti ai lavori.
Ci prestiamo volentieri a fare da “megafono” a questa sua richiesta pubblica, che segue i numerosi tentativi “privati” di ottenere la giusta attenzione da parte degli uffici tecnici di competenza.
Ecco il testo della lettera firmata.
Alla fine di Luglio o i primi di agosto, non ricordo bene, mi sono recato in Comune per segnalare una lampada spenta in via Tirso tra i n° 34 – 36.
Dopo qualche tempo, non essendo stata sostituita, sono ritornato dall’impiegato in portineria, che aveva preso la segnalazione, e questi mi aveva detto che l’addetto a questo servizio sarebbe rientrato dalle ferie tra due giorni; in Italia è così: manca il responsabile e si ferma tutto sino al suo rientro.
Il 20 novembre, questa volta mi sono segnato la data, mi sono recato dall’incaricato ed ho chiesto i motivi di tale trascuratezza. Mi sono offerto di fornire la lampada in questione, per la sostituzione. Mi ha risposto che le lampade le doveva fornire la ditta che aveva in appalto il servizio.
Allora “mi c’esti scappau s’arrisu” e gli ho detto che avevo capito. L’impiegato incuriosito mi aveva chiesto cosa avessi capito. Gli risposi: “ma crede che spendano soldi per sostituire le lampade?”. Mi aveva pure detto che, se il guasto fosse di altra causa, non c’erano soldi per la riparazione.
Poi le chiesi se il servizio fosse riservato solo alle vie principali ed a quelle dove abitavano gli amministratori; o se i soldi incassati, con le tasse, da quelli che abitano in periferia, avessero meno valore di quelli versati da coloro che abitano in centro.
Comunque ad oggi, 17 dicembre, siamo ancora al buio.
Dimenticavo, potrebbe darsi che la ditta non trovi la via Tirso, in quanto il cartello di toponomastica indicante la via, a volte è nascosto da un rampicante.
Angelo Sailis